domenica 14 aprile 2013

Valvole sui caloriferi

La spesa non è piccola ma c'è almeno la speranza di ammortizzarla. I contabilizzatori di calore stanno facendo il loro (forzato) ingresso nei condominii di Lombardia e Piemonte (che è stata la prima Regione a considerarli obbligatori). Proprio in questi giorni di fine stagione in parecchi stabili si cominciano a valutare le spese da deliberare, anche se in realtà c'è ancora parecchio tempo: l'ultima proroga, per il Piemonte, è stata fissata al 1° settembre 2014 e per la Lombardia all'agosto 2014. Solo per la Lombardia si tratta di circa 150mila impianti, ma va anche detto che la proroga è subordinata al «sì» di Comuni e Province, che in generale è stato concesso. I contabilizzatori consistono in valvole, posizionate su ciascun radiatore, che possono essere liberamente regolate in modo da dosare l'afflusso di acqua calda. Le valvole sono collegate a una centralina che registra così i consumi di ogni unità immobiliare. È chiaro che chi usa in modo intelligente la possibilità di regolare la temperatura nelle varie stanza risparmierà (anche il 20 per cento), chi vorrà continuare come prima spenderà probabilmente di più. Del resto l'obbligo dei contabilizzatori in tutti gli edifici di nuova costruzione era già previsto dalla legge 10/91. La proprietà edilizia si è schierata contro questo nuovo obbligo, anche perché ammortizzare i costi con il risparmio richiederà comunque parecchi anni, dai quattro-cinque in su. E non tutti i tecnici concordano sull'effettivo risultato di un intervento attuato a prescindere dalla reale situazione dell'edificio. La situazione si presenta particolarmente complessa in Lombardia: la Dgr 2601/2011, in attuazione della legge lombarda 24/2006, aveva infatti fissato l'obbligo al 1° agosto 2012 di installare i contabilizzatori negli impianti realizzati prima del 1° agosto 1997 con potenza termica nominale superiore a 350 kW (cioè gran parte di quelli esistenti nei condomini con più di venti appartamenti). Per quelli medio piccoli, da 10 a 20 unità, ma di potenza superiore a 116,4 kW (circa il 20 per cento) l'obbligo slittava al 1° agosto 2013. Per tutti gli altri impianti la scadenza era rimandata al 1° agosto 2014. Le sanzioni previste sono pesanti: da 500 a 3mila euro per ogni unità immobiliare (in Piemonte non ci sono sanzioni). Poi è intervenuta la Dgr 3522/2012, che operava un rinvio generale al 1° agosto 2014 per tutti gli impianti, senza distinzione di potenza, ma con una nuova casistica: 1)quelli in cui era avvenuto il «cambio di combustibile» (cioè quasi sempre il passaggio da gasolio a metano) dopo il 1° agosto 1997; 2)quelli «per cui sia stato approvato un progetto di ristrutturazione complessiva che consenta un miglioramento dell'efficienza energetica non inferiore al 40% rispetto al rendimento dell'impianto originario» (si tratta di pochi casi); 3)tutti gli altri impianti, senza differenziazioni, ma rimandando la decisione agli enti locali che controllano l'efficienza degli impianti termici (Comuni fino a 40mila abitanti, le Province negli altri casi, quindi bisogna informarsi ma in generale è stata concessa) di far slittare la contabilizzazione di qualsiasi altro tipo di impianto termico ad agosto 2014. Il problema, ora, è che nel caos prodotto dalle proroghe dello scorso anno molti condominii, soprattutto nei primi mesi del 2012, si sono affrettati, cadendo vittime di preventivi assurdi, con spese anche di 2mila euro per unità immobiliare. Ora che la situazione è più tranquilla, occorre procedere consultando più aziende termotecniche, considerando che la spesa media per radiatore (cioè quella individuale) non deve superare i 100 euro a radiatore, tranne casi eccezionali, cui somma quella (a carico del condominio nel suo complesso) per la centralina e i collegamenti, variabile in base al numero di unità da collegare. http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2013-04-02/contabilizzatori-calore-test-risparmi-093527.shtml?uuid=AboVxYjH&fromSearch